La Belle Époque: Boldini e De Nittis protagonisti a Palazzo Martinengo
Brescia, Palazzo Martinengo, ospita dal 25 gennaio al 15 giugno 2025 la mostra "La Belle Époque. L’arte nella Parigi di Boldini e De Nittis", un viaggio nel fascino e nella mondanità della capitale francese tra ‘800 e ‘900. Attraverso 80 opere, si racconta il successo di artisti italiani come Giovanni Boldini e Giuseppe De Nittis, ma anche figure meno fortunate come Antonio Mancini.
La mostra include capolavori provenienti da collezioni private e musei, tra cui il celebre Ritratto di signora in bianco di Boldini e Accanto al laghetto dei giardini del Lussemburgo di De Nittis. Completano l’esposizione manifesti pubblicitari, abiti d’alta moda e vetri artistici di Émile Gallé e dei fratelli Daum.
Boldini emerge come maestro dei ritratti femminili, con una lunga lista di dame desiderose di essere immortalate, mentre De Nittis racconta la vita parigina nei parchi, teatri e ippodromi, catturando l’effimera felicità della Belle Époque.
Sotheby’s: tra successi privati e turbolenze del mercato
Il 2024 si chiude con un bilancio misto per Sotheby’s, che registra un fatturato globale di 6 miliardi di dollari, in calo del 23% rispetto all’anno precedente. Le aste di belle arti, in particolare, hanno subito un calo del 31%, mentre il settore del lusso ha mantenuto solidi risultati, con vendite per 2,3 miliardi di dollari.
Le vendite private si sono rivelate un punto di forza, con un incremento del 17% per un totale di 1,4 miliardi di dollari, grazie alla crescente preferenza dei collezionisti per trattative discrete. Tra gli artisti più richiesti spiccano Jean-Michel Basquiat, Claude Monet e Andy Warhol.
Non sono mancati i momenti difficili, tra cui un sistema di commissioni per i compratori introdotto e rapidamente ritirato, licenziamenti e una drastica riduzione degli utili. Tuttavia, con nuovi spazi a Hong Kong e Parigi e aste previste in Arabia Saudita, Sotheby’s guarda al 2025 con ottimismo, prevedendo vendite per 800 milioni di dollari solo nel primo trimestre.
Ironia e provocazione al MAMbo: l’arte italiana in mostra
Bologna, al MAMbo, celebra i 50 anni della Galleria d’Arte Moderna con la mostra "Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo", dal 6 febbraio al 7 settembre 2025. Un centinaio di opere e documenti raccontano come l’ironia abbia scardinato convenzioni e sistemi dell’arte, dal dopoguerra a oggi.
Tra gli artisti esposti, Maurizio Cattelan con il provocatorio Comedian e Paola Pivi con il suo celebre orso piumato. Altre opere esplorano il paradosso (Gino De Dominicis), il gioco (Bruno Munari) e il femminismo critico (Chiara Fumai).
Parallelamente, Villa delle Rose ospita la monografica "Unique Multiples" di Carol Rama, un viaggio tra i suoi lavori provocatori e visionari prodotti tra il 1993 e il 2005. Il museo presenta inoltre una personale di Silvia Bächli, in dialogo con Casa Morandi, e una mostra dedicata a Valeria Magli, che esplora la figura femminile attraverso il linguaggio della danza.
Christie’s e Sotheby’s puntano sulle collezioni Zilkha e Tavitian
Due aste di prestigio si terranno a febbraio a New York, dedicate alle collezioni di Selim e Mary Zilkha e di Aso O. Tavitian. Christie’s aprirà il 6 febbraio con 173 lotti, includendo preziose argenterie rinascimentali come la celebre "Tazza Aldobrandini" (stima 2-3 milioni di dollari) e mobili d’epoca. Sotheby’s seguirà dal 7 al 9 febbraio con quattro tornate, tra cui dipinti antichi, arredi e porcellane cinesi. Tra gli oggetti di punta, il "Ritratto di Margherita d’Austria" (1,5-2 milioni) e un tavolo cinese in legno Huanghuali (100-150mila). Entrambe le collezioni riflettono le vite e passioni straordinarie dei due collezionisti.
Selim e Mary Zilkha: il successo e la passione per l’arte
Selim Zilkha, nato in una famiglia ebraico-irachena a Baghdad nel 1927, costruì un impero nel settore retail e delle energie rinnovabili. Con la moglie Mary, sviluppò una collezione d’arte antica, focalizzandosi su argenti rinascimentali e mobili inglesi. Tornati negli USA nel 2000, arredarono la loro casa californiana con raffinati pezzi storici, un contrasto con lo stile moderno dominante. Il 6 febbraio, Christie’s offrirà 88 lotti di argenti e altri pezzi di pregio, per un totale stimato tra 8,5 e 14,4 milioni di dollari.
Aso Tavitian: dai software all’arte
Aso Tavitian, nato in Bulgaria nel 1940, emigrò negli USA dove fondò Syncsort, leader nel settore informatico. La passione per l’arte emerse solo nel 2004, portandolo a raccogliere opere rinascimentali e mobili inglesi. Parte della sua collezione, che include ritratti di Daniele Crespi e Giovanni Battista Moroni, sarà battuta da Sotheby’s in quattro aste dal 7 al 9 febbraio, con una stima complessiva di 14 milioni. Tra i lotti più preziosi, una serie di candelabri di Luigi Valadier e un set di porcellane cinesi Kangxi.
Mostra alla Fondation Beyeler: la luce del Nord
Dal 26 gennaio al 25 maggio, la Fondation Beyeler a Basilea ospita la mostra Luci del Nord, dedicata ai paesaggi di artisti scandinavi e canadesi tra il 1880 e il 1930. Esposti capolavori di Edvard Munch (Chiaro di luna, Fumo del treno), Hilma af Klint (Alba), Akseli Gallen-Kallela e il Group of Seven canadese. I paesaggi invernali, le aurore boreali e le foreste riflettono una visione moderna della natura, con colori intensi e prospettive non convenzionali. La mostra esplora il dialogo tra natura e arte, sottolineando l’impatto internazionale della luce nordica.

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