7 Puntata: Tano Festa

Pubblicato il 22 marzo 2025 alle ore 15:15

Cari amici lettori, ben ritrovati sulla mia pagina dedicata ad Arte&Finanza.
Oggi siamo arrivati alla settima puntata di questa rubrica, che ha come obiettivo quello di fornirvi gli strumenti necessari per prendere decisioni consapevoli nel mondo dell’arte. In particolare, vi aiuterò a capire se è il momento giusto per acquistare un'opera, se conviene aspettare, quanto offrire e, soprattutto, quale artista acquistare o vendere. Insomma, una guida pratica per orientarsi nel mercato dell'arte, con tutte le informazioni provenienti da fonti autorevoli e specializzate, a cui ho accesso grazie agli abbonamenti a riviste e pagine di grande valore nel settore.

Oggi voglio parlarvi del mio pupillo, un artista in cui credo profondamente: Tano Festa. Se state pensando di acquistare una sua opera, vi dico già che farete un ottimo investimento. Tano Festa è stato un genio ribelle che ha rivoluzionato l’arte italiana con il suo mix esplosivo di irriverenza, colore e cultura pop. Nato a Roma nel 1938, Festa ha fatto dell’ironia sulla storia dell’arte il suo marchio di fabbrica. Prendeva i grandi maestri rinascimentali, li "filtrava" con il suo stile e li "remixava" alla maniera di Andy Warhol, creando opere straordinarie che univano l’antico e il moderno.

 

Foto by Mart Rovereto

Era un artista fuori dagli schemi. Amava Caravaggio e Michelangelo, ma non si limitava a studiarli nei musei: li portava direttamente nelle sue opere, rielaborandoli con i colori sgargianti della Pop Art. Immaginate la Cappella Sistina sotto una luce psichedelica – quella era l’essenza della sua arte.

Insieme a Mario Schifano e Franco Angeli, Festa faceva parte della Scuola di Piazza del Popolo, un gruppo di artisti che, negli anni ’60, ha portato una ventata di modernità nell’arte italiana. Mischiavano riferimenti classici con cultura popolare, pubblicità, cinema e tutto ciò che era moderno. Se Michelangelo avesse avuto una bomboletta spray, probabilmente avrebbe chiamato Tano Festa per un consiglio.

Tuttavia, la vita di Tano Festa non è stata tutta in discesa. Geniale, appassionato, ma anche tormentato, ha vissuto momenti difficili, soprattutto negli anni ’70 e ’80, quando il mercato dell’arte sembrava ignorarlo. Ma non si è mai arreso, continuando a creare fino alla fine. Sebbene ci abbia lasciato nel 1988, oggi è considerato uno dei più importanti esponenti della Pop Art italiana. Le sue opere stanno vedendo un aumento significativo di valore, tanto che oggi valgono cifre importanti.

Ora, voglio concentrarmi sui numeri e sulle statistiche, per darvi una panoramica sul mercato attuale delle sue opere. Le opere di Tano Festa degli anni '70 sono attualmente quelle più interessanti da acquistare, ma attenzione, perché siamo ormai alle ultime chiamate: il mercato, quello che conta, ha capito dal 2016 che Tano è l'artista su cui puntare per avere un ritorno sull'investimento futuro. Le sue opere degli anni '70 sono sempre più difficili da trovare e, quando ci sono, acquistare a un prezzo "giusto" diventa sempre più raro.

Le opere degli anni '80 stanno lentamente iniziando a salire di valore, uscendo dal letargo e cominciando a far sentire la loro presenza. Le opere degli anni '60, invece, sono ormai a cifre stellari, con un mercato che ha riconosciuto definitivamente il loro valore.

Un esempio lampante del valore delle opere di Tano Festa è l'opera Rosso e Nero n. 27 (1961), lotto numero 133, realizzata con tecnica mista (papier & bois émaillé) su tela, delle dimensioni di 130 x 150 cm. Nel 2018, durante un'asta da Mediartrade a Milano, quest'opera è stata aggiudicata per € 275.000. Oggi, il mercato la valuta intorno ai € 307.000, il che rappresenta un aumento del 10,6% in 7 anni. Questo significa che, in media, l'opera ha visto un aumento annuo del 1,5%. È un dato che testimonia come le opere di Tano Festa stiano guadagnando valore nel tempo, rendendolo una scelta interessante per gli investitori.

In generale, il periodo degli anni '60 rappresenta la fase d'oro dell'artista, il momento in cui la sua arte ha preso piede e ha fatto parte a pieno titolo della Pop Art italiana. 

Tano Festa Rosso e Nero n.27 Foto by Mediatrade

Gli anni '70 di Tano Festa rappresentano un periodo di produzione artistica attualmente molto interessante per gli investitori. Le opere di questo decennio, che possono essere acquistate con cifre che si aggirano tra i 10.000 e i 20.000 euro, sono opportunità da tenere presente. Con questa somma è possibile acquisire un dipinto di dimensioni medie, che rappresenta uno dei suoi soggetti principali. Se l'opera è correttamente certificata e in buone condizioni, l'acquisto equivale ad avere un assegno circolare: Tano Festa è un artista destinato a crescere ancora nel tempo, e questo aumento di valore non è solo un'ipotesi, ma una certezza ben documentata dal mercato.

Per comprendere meglio l’andamento delle sue opere, analizziamo una delle sue creazioni degli anni '70: il dipinto Il Peccato Originale (1977), realizzato con tecnica acrilico su tela, con dimensioni di 120 x 80 cm. Questo dipinto è stato messo all'asta nel 2024 dalla casa d’aste Dorotheum, con una stima iniziale tra 15.000 e 20.000 euro. Il dipinto è stato aggiudicato al miglior offerente per 19.000 euro, comprensive delle commissioni. Un investimento solido, quindi, considerando anche il suo andamento storico sul mercato.

Per capire quanto è aumentato il valore di quest’opera, dobbiamo fare un confronto con le stime passate. Nel 2000, secondo Artprice, la stessa opera era valutata circa 10.700 euro. Successivamente, nel 2017, la sua valutazione era già salita a 24.000 euro.

Ora, vediamo la crescita percentuale:

  • 2000-2017: aumento del 124% in 17 anni (da 10.700 € a 24.000 €).
  • 2017-2024: perdita del -20,83% (da 24.000 € a 19.000 €), causata principalmente da una leggera flessione nel mercato, ma con valori ancora sopra i livelli iniziali.

Il calo che si è registrato nell'ultimo anno è legato a un riequilibrio del mercato, ma non bisogna dimenticare che l'aumento complessivo dell'artista negli ultimi 24 anni è stato significativo. Dopo l’asta di tutte le opere più importanti degli anni ‘60, che hanno generato cifre elevate e acceso un rinnovato interesse per Tano Festa, i suoi lavori degli anni '70 hanno subito una leggera discesa, ma i valori rimangono solidi.

Il mercato di Tano Festa ha registrato una crescita generale significativa negli ultimi decenni, con un picco particolarmente visibile a partire dal 2016, anno in cui le opere più importanti degli anni ‘60 sono state messe sul mercato in asta e hanno raggiunto prezzi stellari. Se consideriamo la crescita media delle sue opere tra gli anni ‘90 e il 2024, possiamo stimare che il valore di Tano Festa, in media, è aumentato di circa 5-7% ogni anno, con alcune opere che hanno registrato aumenti superiori.

In definitiva, se avete a disposizione una cifra compresa tra 10.000 e 20.000 euro per investire in arte, Tano Festa è un'opzione che consiglio vivamente. Le opere degli anni '70, in particolare, sono un buon investimento a medio-lungo termine. Non è una scommessa azzardata: tra 5 e 10 anni, vedrete sicuramente crescere il valore delle opere di Tano Festa, come testimoniano i numeri che vi ho appena fornito.

Tano Festa Peccato Originale 1977. Foto by Dorotheum 

Gli anni '80 di Tano Festa rappresentano una fase di lenta crescita sul mercato, ma ciò non significa che non vi siano opportunità interessanti. Le opere di questi anni, sebbene non abbiano ancora raggiunto le cifre stellari degli anni '60 e le cifre medie degli anni70 oggi sono più che accessibili a ogni portafoglio. I capolavori di questo decennio sono valutati in media 15.000-20.000 euro, ma esistono ancora opere di dimensioni medie, con soggetti principali, che possono essere acquistate a cifre tra i 5.000-12.000€ . Questo rende gli anni '80 di Festa un ottimo punto di ingresso per chi desidera iniziare a investire nel panorama dell'arte contemporanea senza dover affrontare un budget troppo elevato.

Un esempio concreto di investimento interessante in questo periodo è l'opera Persiana, realizzata nel 1985, con tecnica olio su tela e dimensioni di 100 x 80 x 15 cm. Questo dipinto è stato battuto in asta nel 2024 dalla casa d'aste Farsetti a Prato per la cifra di 6.200 euro. Un prezzo piuttosto modesto per un’opera di un artista del calibro di Tano Festa.

Nel 2000, la stessa opera era stimata intorno ai 4.000 euro, il che ci mostra un incremento di valore interessante.

Per capire quanto è aumentato il valore dell'opera, facciamo un confronto tra il 2000 e il 2024:

  • 2000: valutazione di 4.000 euro.
  • 2024: aggiudicata per 6.200 euro.

L'aumento del valore è pari a 2.200 euro, ovvero un incremento del 55% in 24 anni.

Ricapitolando gli Anni 60 sono un treno che è ormai partito. Le opere di Tano Festa degli anni '60 hanno raggiunto cifre importanti, come abbiamo visto negli esempi precedenti. Chi ha acquistato in tempi non sospetti ha fatto un ottimo investimento.

Con i quadri degli Anni 70 sono in lenta crescita ma costante. Le opere degli anni '70 sono ancora un buon investimento a medio-lungo termine, e i prezzi stanno gradualmente salendo.

Gli Anni 80 hanno prezzi modesti realizzano allo stesso tempo aumenti interessanti. Soprattutto per chi ha un budget inferiore e vuole entrare nel mercato dell'arte di Tano Festa a cifre più contenute.

Come sempre, vi raccomando di rivolgervi a professionisti del settore prima di fare qualsiasi acquisto. Verificate l'autenticità delle opere, lo stato di conservazione e le pubblicazioni a riguardo, per essere certi di fare un buon investimento. Se decidete di acquistare un'opera di Tano Festa oggi, con il giusto approccio, non ve ne pentirete in futuro.

Tommaso Masi
La Gazzetta dell'Arte

 

 

Foto By Farsetti Arte

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