Bentornati alla 6 Puntata di Arte & Finanza. In questo freddo giovedì di Febbraio, voglio parlarvi di un artista che reputo sensazionale, colui che ha portato dei cambiamenti importanti nel mondo dell'arte del 900 italiano. Stiamo parlando del grande maestro dell'arte Astratta: Agostino Bonalumi.
Agostino Bonalumi, nato a Vimercate (MB) il 10 luglio 1935 e scomparso il 18 settembre 2013, è celebre per essere stato uno dei principali protagonisti della Pittura Informale e per aver portato un contributo innovativo con le sue estroflessioni, opere che sfidano i confini tra pittura e scultura.
Bonalumi si avvicinò all'arte da autodidatta, pur frequentando corsi di disegno tecnico. Negli anni '50 conobbe e collaborò con artisti come Enrico Castellani e Piero Manzoni, con cui fondò la rivista d'avanguardia Azimuth. Questi incontri segnarono profondamente il suo linguaggio artistico, orientandolo verso un dialogo radicale con lo spazio pittorico.
L'elemento distintivo delle opere dell'artista, è la tecnica delle estroflessioni, ovvero superfici pittoriche estroflesse mediante l'uso di supporti rigidi nascosti sotto la tela, che danno vita a volumi, curve e rilievi. Queste forme scultoree trasmettono un senso di movimento e tridimensionalità, conferendo all'opera una presenza fisica che dialoga con la luce e lo spazio circostante.
Bonalumi impiegava materiali innovativi come tele elastiche, PVC e strutture metalliche, spingendo oltre i confini della pittura tradizionale. Le sue opere presentano spesso colori monocromatici — bianco, blu, nero e rosso — per enfatizzare il gioco delle ombre e dei rilievi. Per creare i suoi capolavori, il maestro inseriva dal retro della tela sagome di legno e metallo così da creare gli effetti che tutti noi conosciamo e che hanno contribuito a farlo diventare grande.
Agostino è considerato una figura di rilievo nel panorama dell'arte astratta europea, accanto a Lucio Fontana e Piero Manzoni. Le sue opere fanno parte di collezioni prestigiose come il Centre Pompidou di Parigi, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York e la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.
Il Maestro ha contribuito in modo significativo alla ridefinizione della pittura nel contesto contemporaneo. Le sue estroflessioni rappresentano una sfida visiva e concettuale, continuando a ispirare artisti e appassionati d'arte in tutto il mondo.
Oggi iniziamo la puntata analizzando l'opera "Nerone" (1980), è un esempio lampante di come il mercato dell'arte possa riservare sorprese sorprendenti e, al contempo, rappresentare una grande opportunità per gli investitori saggi. Recentemente, questa tela sagomata con tecnica mista è stata aggiudicata per € 12.000 (pari a € 15.360 comprensivi di commissione d'acquisto) in un'asta tenutasi a Milano il 26 novembre 2024, con una stima di partenza tra i € 6.000 e gli € 8.000. .

Foto By Il Ponte, Agostino Bonalumi, "Nerone"
Nel 2015, l'opera veniva valutata ben € 50.000, un valore nettamente più alto rispetto ai circa € 12.000 pagati nell'asta di novembre 2024. Questo crollo di prezzo del 75% è una grossa una perdita monetaria per chi ha acquistato in passato, ma per chi ha l'occhio lungo, oggi rappresenta un'opportunità senza pari. Se analizziamo il fenomeno sotto un'ottica finanziaria, possiamo paragonarlo al calo di valore di una società importante in borsa: quando il mercato crolla, è proprio il momento in cui i grandi investitori acquistano con convinzione, prevedendo una futura ripresa. Allo stesso modo, per chi è disposto a scommettere sul lungo periodo, l'arte offre spunti interessanti di crescita.
Il valore di quest'opera è passato da € 50.000 nel 2015 a € 12.000 oggi, una riduzione di ben il 75%. Ma questa perdita apparente, come avviene in ogni ciclo economico, può essere solo temporanea. Quando il mercato riprenderà, le opere di artisti di livello internazionale come Bonalumi, che ha segnato la storia dell'arte italiana del Novecento, cresceranno di valore, così come accade con le aziende di rilevanza fondamentale che attraversano una fase di flessione. L'opportunità è ora, ed è il momento ideale per acquisire opere d'arte del maestro Lombardo a prezzi vantaggiosi.
Inoltre, la posizione di Bonalumi nel panorama artistico internazionale, la sua notorietà e il prestigio del suo lavoro fanno sì che, a lungo termine, l'investimento in opere come questa rappresenti un'opportunità strategica per chi desidera capitalizzare sulla ripresa futura del mercato. La percezione di valore in questo ambito non è solo legata alla qualità dell'opera, ma anche all'impatto dell'artista e alla sua posizione nel mercato globale.
E se c'è una cosa che i grandi investitori sanno, è che quando il mercato è in calo, il momento migliore per entrare è proprio ora. Con criterio, pazienza e lungimiranza, il ritorno sull'investimento potrebbe essere, come dire, da capogiro.
Variazioni Prezzi:
- Prezzo nel 2015: € 50.000
- Prezzo nel 2024: € 12.000
- Percentuale di svalutazione dal 2015 al 2024: 75%
La seconda opera che andrò a analizzare è un capolavoro del Maestro, l'opera"Senza titolo" (1964), che è passata in asta nel 2024 per € 28.000 (pari a € 35.560 con commissione d'acquisto), rappresentava una straordinaria opportunità. A differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, il prezzo di questa tela ha subito una notevole svalutazione rispetto al passato, con un abbassamento significativo del suo valore da quando, nel 2015, veniva venduta per € 115.000. Una svalutazione pari al 75%, che, per un investitore informato, potrebbe essere l'occasione perfetta per entrare in un mercato di alta qualità a prezzi molto convenienti.
Analisi della Svalutazione: Un'Opportunità da Non Sottovalutare
Nel 2015, l'opera "Senza titolo" di Bonalumi si trovava sul mercato con una valutazione di € 115.000, ma oggi il suo valore è sceso a € 28.000. Questo implica una svalutazione sostanziale del 75% in un periodo di nove anni, una cifra che potrebbe preoccupare i collezionisti meno esperti, ma che per chi ha una visione di lungo periodo può rappresentare un'opportunità unica.
La svalutazione, sebbene possa sembrare allarmante, è il riflesso di un mercato dell'arte che ha attraversato diverse fluttuazioni, dalle crisi economiche globali a una domanda meno vivace per opere specifiche. Tuttavia, va sottolineato che il mercato dell'arte ha storicamente dimostrato una capacità di recupero e crescita esponenziale nel lungo termine.
Il Mercato delle Aste e il Ranking di Bonalumi: Un Ciclo di Opportunità
Nel corso degli ultimi anni, l'arte di Bonalumi ha mostrato segnali di flessione anche nel fatturato delle vendite in asta. Nel 2014, il fatturato totale delle vendite d'arte di Bonalumi ammontava a € 1.123.000, mentre nel 2024 si è ridotto a € 594.000, registrando una diminuzione del 47%.
Un altro indicatore significativo della svalutazione di Bonalumi è il suo ranking, che dal record di 1968.28 del 2015 è sceso a un valore previsto di 411.31 nel 2025. Questo calo del 79,1% segna un periodo di riflusso per l’artista, ma in termini finanziari, è anche un segnale di una possibile sottovalutazione, che potrebbe condurre a una futura rivalutazione.
L'arte è un asset alternativo che offre ai portafogli degli investitori un’opportunità di diversificazione, riducendo il rischio legato ad altre forme di investimento. Nonostante la flessione, l'arte è un settore che continua a consolidarsi come una delle forme di investimento a lungo termine più redditizie.
Conclusione
Nel contesto economico attuale, segnato da incertezze globali, alta volatilità e fluttuazioni dei mercati finanziari, l’investimento in arte, in particolare in opere di artisti storicizzati come Agostino Bonalumi, si presenta come una strategia finanziaria astuta e lungimirante. La storia economica ha dimostrato che, durante i periodi di crisi e di turbolenza finanziaria, l'arte ha rappresentato un asset sicuro in grado di preservare valore e, in molti casi, di generare rendimenti positivi. Questo fenomeno si inserisce in una tradizione che conferma l'arte come un bene rifugio, sempre più attraente per quegli investitori in cerca di protezione dal rischio sistemico che affligge i mercati finanziari.
In un ambiente economico incerto, dove l’inflazione elevata, i tassi di interesse in crescita e il rischio di recessione pesano sulle decisioni di investimento, molti attori finanziari si trovano di fronte a un dilemma. Investire in strumenti finanziari ad alta volatilità, come azioni o obbligazioni, può sembrare un’opzione rischiosa, mentre l’arte, al contrario, offre una protezione contro le fluttuazioni economiche. A differenza dei mercati tradizionali, il valore dell'arte non è direttamente influenzato da fattori macroeconomici come i tassi d’interesse o la speculazione finanziaria. Questa, infatti, ha una componente intrinseca di rarità e prestigio che ne aumenta il valore nel lungo periodo, rendendola una copertura naturale contro l’incertezza.
Storicamente, il mercato dell’artistico ha mostrato una notevole capacità di resilienza nei momenti di crisi. Durante la grande recessione del 2008, mentre altri asset finanziari perdevano valore, molti investitori si sono orientati verso il mercato dell’arte, vedendolo come un'alternativa sicura e solida. Questa dinamica evidenzia come l’arte, in periodi di flessione economica, non solo mantenga il suo valore, ma talvolta ne registri anche un incremento, grazie alla continua domanda da parte di collezionisti e investitori istituzionali.
La Volatilità della Borsa vs. La Stabilità dell’Arte
Le azioni e i titoli finanziari sono soggetti a una continua volatilità causata da fattori economici esterni e da eventi geopolitici, come le politiche monetarie delle banche centrali o i conflitti internazionali. Al contrario, l'arte ha un andamento che non risente direttamente delle fluttuazioni quotidiane dei mercati finanziari. Un'opera di un artista di grande calibro come Bonalumi, pur attraversando periodi di svalutazione, rimane un bene tangibile e stabile nel lungo termine, che conserva una sua capacità di rivalutazione nel corso degli anni.
Il mercato dell'arte oggi offre opportunità uniche. Sebbene alcune opere, come quelle di Bonalumi, abbiano visto una svalutazione temporanea, l’acquisto di tali opere a prezzi relativamente bassi può rivelarsi un’opportunità di investimento straordinaria. Svalutazioni cicliche di questo tipo possono rappresentare un momento favorevole per entrare nel mercato, permettendo agli investitori di acquisire opere con un potenziale di crescita elevato, approfittando di prezzi inferiori rispetto ai picchi storici. La natura ciclica del mercato dell'arte suggerisce che i periodi di calo sono spesso seguiti da una ripresa robusta, soprattutto quando la domanda da parte di collezionisti e investitori si rinvigorisce.
In un contesto economico incerto, investire in arte rappresenta una scelta strategica e sicura. Opere di artisti storicizzati come Agostino Bonalumi non solo offrono il potenziale di apprezzamento del valore nel tempo, ma garantiscono anche un rifugio stabile in momenti di volatilità dei mercati finanziari. Acquistare oggi un’opera d’arte di questo calibro è un’opportunità irripetibile per diversificare il proprio portafoglio e preservare il capitale, con la certezza che il valore artistico e culturale non solo resisterà alla prova del tempo, ma continuerà a crescere.

Foto By Van Ham, Agostino Bonalumi
Tommaso Masi, La Gazzetta dell'Arte
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Commenti
Importanti notizie di mercato....grazie...