1) Fontana e Pistoletto in dialogo a Shanghai: la mostra "Mirroring" da Prada Rong Zhai
Dal 20 marzo al 15 giugno 2025, Prada Rong Zhai a Shanghai ospita "Mirroring: Lucio Fontana e Michelangelo Pistoletto", una mostra che esplora il rapporto tra i due artisti italiani attraverso 26 opere. Curata da Sook-Kyung Lee con il supporto della Fondazione Prada, l’esposizione evidenzia il rifiuto delle convenzioni artistiche del passato e la ricerca di nuove forme espressive.
Fontana, noto per i suoi celebri tagli e le sculture della serie "Nature" (1959-60), esprime il gesto fisico come mezzo di rappresentazione, mentre Pistoletto utilizza la riflessione e lo specchio come elementi concettuali, come nei suoi "Quadri specchianti" (1962). Il percorso espositivo mette in luce il legame tra i due artisti e la loro esplorazione dello spazio e della tridimensionalità, sottolineando il valore performativo delle loro opere.
2) Lucas Arruda tra Parigi e Nîmes: luce, paesaggi e immagini in movimento
Il Musée d’Orsay di Parigi e il Carré d’Art di Nîmes dedicano due mostre a Lucas Arruda, artista brasiliano noto per i suoi paesaggi onirici e la ricerca sulla luce. A Parigi, dal 8 aprile al 20 luglio 2025, le sue tele della serie Deserto-Modelo dialogano con le ninfee di Claude Monet, esplorando il concetto di evocazione più che di rappresentazione.
A Nîmes, dal 30 aprile al 5 ottobre, l’attenzione si sposta sulle sue opere multimediali e video, come il film Untitled. (Neutral Corner), che rielabora un incontro di boxe del 1962. In entrambe le mostre emerge il tema del viaggio interiore e del tempo sospeso, elementi centrali nella poetica di Arruda.
3) Atene: deputato di estrema destra attacca quattro opere in mostra
Il deputato greco Nikos Papadopoulos, esponente del partito ultraconservatore Niki, ha vandalizzato quattro opere dell’artista Christoforos Katsadiotis alla Galleria Nazionale di Atene, ritenendole «blasfeme». L’attacco è avvenuto il 10 marzo, durante la mostra The Allure of the Bizarre, collegata a Los Caprichos di Goya.
Papadopoulos è stato arrestato e poi rilasciato, beneficiando dell’immunità parlamentare, ma il Parlamento ha approvato una sanzione economica nei suoi confronti. La Galleria ha condannato l’atto come un attacco alla libertà di espressione artistica.
4) Christie’s mette all’asta opere della collezione personale di Anthony Caro
A maggio, Christie’s New York venderà una selezione di opere della collezione personale dello scultore britannico Anthony Caro nella Post-War and Contemporary Art Day Sale. Il lotto principale è "Purkinje Effect" (1964) di Kenneth Noland, stimato tra 1 e 1,5 milioni di dollari.
Tra le altre opere in vendita figurano "Hansel e Gretel" (1975) di Helen Frankenthaler (700mila - 1 milione di dollari) e "Hazy Sun!" (1961) di Hans Hofmann (200mila - 300mila dollari). Caro, scomparso nel 2013, è stato uno dei più influenti scultori britannici del XX secolo.
5) "Arte salvata": Cinquanta capolavori impressionisti dal MuMa di Le Havre in mostra a Mestre
Dal 15 marzo al 31 agosto 2025, il Museo del Novecento M9 di Mestre ospita "Arte salvata. Capolavori oltre la guerra dal MuMa di Le Havre", una mostra che celebra il potere identitario dell’arte e il valore della memoria.
50 dipinti impressionisti, scampati ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, raccontano la storia della distruzione e rinascita del MuMa - Museo d’Arte Moderna André Malraux di Le Havre, che oggi conserva la seconda più vasta raccolta impressionista di Francia.
Tra le opere esposte, dipinti di Claude Monet ("La Senna a Vétheuil", "Le scogliere di Varengeville", "Il Parlamento di Londra"), Pierre-Auguste Renoir, Alfred Sisley, Paul Gauguin, Raoul Dufy, Albert Marquet, Pierre Bonnard e Georges Braque.
La mostra, a cura di Marianne Mathieu e Geraldine Lefebvre, intreccia il racconto della ricostruzione di Le Havre con quello di Mestre, colpita dal bombardamento del 28 marzo 1944. Un dialogo tra due città, due storie e il potere dell’arte di resistere e rinascere.
6) Tommaso Tovaglieri firma un’opera monumentale su Roberto Longhi, uno dei più influenti storici dell’arte del Novecento. Il libro, lungo 600 pagine, si configura come un viaggio appassionante tra le luci e le ombre della critica d’arte italiana, intrecciando la vita del grande studioso con i suoi allievi, rivali, collaboratori e il panorama culturale dell’epoca.
Con uno stile che mescola saggio e romanzo, Tovaglieri ricostruisce la complessa figura di Longhi, dalle sue rivoluzionarie attribuzioni artistiche alle tensioni che hanno segnato il suo rapporto con il mondo accademico. Il racconto si apre con la sua morte nel 1970 e, in un andamento retrospettivo, ripercorre le tappe della sua carriera e il suo impatto sulla storia dell’arte.
Tra i protagonisti della narrazione compaiono Anna Banti, moglie e studiosa d’arte, critici come Berenson, Briganti e Zeri, artisti da Caravaggio a Morandi, e figure della cultura pop come Mina, i Beatles e Mick Jagger, che incorniciano il clima intellettuale dell’epoca.
Il libro, che esamina anche i rancori e le rivalità accese attorno alla Fondazione Longhi, è una lettura imperdibile per chi voglia comprendere l’eredità di uno studioso che ha ridefinito la geografia dell’arte italiana.

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