Le Notizie del 10 Marzo

Pubblicato il 10 marzo 2025 alle ore 18:47

1) Leonardo-Dürer, Disegnare su Fondo Colorato nel Rinascimento: La mostra Leonardo-Dürer. Disegni su Fondo Colorato di Maestri del Rinascimento, in corso all'Albertina di Vienna fino al 9 giugno 2025, esplora l'uso di fondi colorati nel disegno rinascimentale, mettendo in luce le tecniche e le espressioni artistiche dei maestri italiani e nordici. La mostra, che comprende 140 opere provenienti da importanti collezioni internazionali, include disegni di Leonardo da Vinci, Albrecht Dürer, Raffaello, Tiziano e altri.

Il focus è sulle differenze e analogie tra le tradizioni artistiche a sud e a nord delle Alpi nell'uso di fondi colorati, con l'intento di approfondire l'evoluzione di questa tecnica. Curata da Achim Gnann e Christof Metzger, la mostra si avvale di studi scientifici recenti e di analisi svolte in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum. L’uso di carta colorata e nuove tecniche di disegno apre a esperimentazioni estetiche innovative, contribuendo alla nascita del disegno in chiaroscuro.

L'esposizione raccoglie opere provenienti da prestigiose istituzioni internazionali come il Louvre, il Metropolitan Museum e gli Uffizi.

 

2) Tabari Artspace Apre a Milano con una Collettiva di Artisti del Medio Oriente

Tabari Artspace, una delle gallerie più influenti della scena MENA (Medio Oriente e Nord Africa), ha inaugurato la sua sede milanese a Casa Cramer, un elegante appartamento ottocentesco nel centro della città. Con una lunga storia di successi a Dubai, la galleria presenta una mostra collettiva di artisti emergenti provenienti da Emirati Arabi, Arabia Saudita, Tunisia, Libano e altri paesi del Medio Oriente. Gli artisti in esposizione, tra cui Maitha Abdalla, Alymamah Rashed, Nasser Almulhim, Bechir Boussandel, Samo Shalaby e Chafa Ghaddar, portano una ventata di colore e tradizione artigianale, con un forte legame con la cultura italiana, vista come fonte di ispirazione per l’arte classica.

La mostra, curata da Bebe Leone, esplora il concetto di talismano come forza creativa e spirituale, utilizzando simboli geometrici e astratti tipici dell'arte islamica. Le opere degli artisti spingono i confini del contemporaneo, tra astrazione e riflessioni sul folklore, il genere e la condizione sociale. L’esposizione si propone di portare l'arte mediorientale a un pubblico internazionale, creando un ponte culturale tra Occidente e Oriente.

 

3) Joan Miró Torna in Giappone per il 50° Anniversario della Fundació Joan Miró

In occasione del 50° anniversario della Fundació Joan Miró di Barcellona, la grande mostra dedicata all’artista catalano è stata allestita al Tokyo Metropolitan Art Museum fino al 6 luglio 2025. Questo evento segna la prima antologica di Miró in Giappone da quella del 1966, che segnò il suo primo viaggio nel paese. L’artista, da sempre affascinato dalla cultura, filosofia e calligrafia giapponese, ha avuto un legame speciale con il Giappone, intensificato dal suo incontro con il Buddhismo zen.

La mostra, che riunisce oltre 100 opere che coprono tutta la carriera dell'artista, presenta pittura, scultura, ceramiche, tessuti e grafica, incluse opere iconiche come Composition avec personnages dans la forêt incendiée (1931) e Personnage devant le soleil (1968). Quest'ultima, esposta per la prima volta fuori da Barcellona dopo quarant’anni, è stata prestata eccezionalmente per il suo legame profondo con la cultura orientale. Tra i prestiti internazionali figurano opere provenienti dal Musée Picasso di Parigi, il MoMA di New York e collezioni giapponesi, che arricchiscono ulteriormente questa celebrazione dell’artista.

 

4) ARCO 2025: Un Mercato Più Cauto e Riflessioni sul Futuro dell'Arte Contemporanea

La 44ª edizione di ARCOmadrid, conclusa da poco, ha registrato circa 95.000 visitatori, rimanendo sotto il traguardo dei 100.000. Nonostante un'atmosfera definita "tranquilla" dalla direttrice Maribel López, la fiera ha visto alcune vendite significative, come quella di una scultura di Anthony Gormley da parte della galleria Thaddaeus Ropac per 550.000 sterline (oltre 650.000 euro). Tuttavia, il mercato ha risposto con maggiore cautela, riflettendo l’incertezza globale e la riduzione dei budget dei collezionisti.

Gli artisti femminili hanno avuto un ruolo predominante nelle vendite, con il Museo Reina Sofía di Madrid che ha acquistato 26 opere, di cui 14 erano di donne, spendendo poco meno di 500.000 euro. Le opere più vendute sono state quelle sotto i 50.000 euro, e la presenza di opere tessili ha segnato un trend in crescita, mentre fotografia e video sono scomparsi dal mercato.

I collezionisti istituzionali come il Ministero della Cultura hanno continuato a fare acquisizioni importanti, con 7 opere acquistate per 188.000 euro, destinate alla Biennale sul Clima. L’edizione di quest’anno ha quindi confermato il cambiamento di direzione del mercato, più riflessivo e attento alle nuove sfide politiche e culturali.

 

5) Restauro del "Martirio di Sant'Orsola" di Caravaggio: Un Intervento Dettagliato e Rivelatore

Il "Martirio di sant'Orsola" (1610), l'ultimo dipinto di Caravaggio, è stato recentemente sottoposto a un delicato intervento di restauro prima della sua partecipazione alla mostra "Caravaggio 2025" a Palazzo Barberini. L'opera, normalmente esposta a Napoli nelle Gallerie d'Italia, è stata oggetto di una revisione conservativa condotta dalle restauratrici Laura Cibrario e Fabiola Jatta. Questo restauro ha mirato a preservare l'arte di Caravaggio e a restituire al pubblico una visione ottimale dell'opera.

Le Fasi del Restauro e le Innovazioni Il restauro ha coinvolto diverse fasi, tra cui la rimozione di vernici ingiallite e opache, risalenti ai restauri precedenti. Dopo aver analizzato i precedenti interventi e aver eseguito nuove indagini scientifiche, le restauratrici hanno utilizzato una miscela solvente per rimuovere gli strati di vernice senza danneggiare i ritocchi pittorici sottostanti. Questa fase di "estrazione" è stata ripetuta fino a rivelare la pittura originale, e sono stati recuperati alcuni dettagli nascosti, come le linee di un'elmo e le maglie della cotta metallica di Attila.

Scoperte e Rivelazioni Le indagini hanno rivelato dettagli significativi: il recupero dei toni chiari degli incarnati, la riscoperta dei baffi e del mento di un personaggio accanto a Orsola, e la definizione più chiara di alcune figure. Il restauro ha anche permesso di rivelare parti della composizione, come l'elmo e la corda dell'arco del re unno Attila, nonché la maggiore visibilità di un soldato dietro la testa di Orsola, dettagli che arricchiscono la lettura dell'opera.

Un Restauro e una Responsabilità Enorme Il "Martirio di Sant'Orsola" è un capolavoro che rappresenta non solo l'arte di Caravaggio, ma anche un pezzo fondamentale del patrimonio culturale mondiale. L'intervento, effettuato sotto la supervisione della Soprintendenza e del Ministero, ha visto l'impiego delle migliori tecniche moderne di restauro, che hanno consentito di preservare e restituire la bellezza di un'opera straordinaria. Con il contributo delle restauratrici e degli studiosi, questo intervento sottolinea l'importanza della cura e della responsabilità legate alla conservazione dell'arte.

Con questo restauro, il "Martirio di sant'Orsola" di Caravaggio si presenta al pubblico non solo con una nuova veste visiva, ma anche con una rinnovata ricchezza di dettagli che offrono nuove chiavi di lettura per apprezzare la maestria dell'artista. Il lavoro accurato e l'impiego delle più avanzate tecniche diagnostiche promettono che, in futuro, potrebbero emergere ulteriori sorprese da questa affascinante opera.

 

6) Un Centro delle Culture del Mediterraneo a Reggio Calabria Firmato Zaha Hadid

Reggio Calabria vedrà presto la realizzazione di un nuovo, imponente Centro delle Culture del Mediterraneo, progettato dallo studio Zaha Hadid Architects. Questo innovativo complesso, che sorge su 24.000 metri quadrati del lungomare reggino, rappresenta un importante passo nella riqualificazione del waterfront e si propone come uno dei principali attrattori turistici del Mediterraneo, con un forte impatto sulla cultura e sull'economia locale.

Un Investimento per la Cultura e il Turismo La prima pietra è stata posata con l’ambizione di trasformare Reggio Calabria in un polo culturale di livello internazionale. Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha sottolineato come il progetto rappresenti un investimento strategico per il futuro della città, sia in termini di turismo che di valorizzazione culturale. Il Centro, che sarà un punto di riferimento per l’arte, la scienza e la cultura mediterranea, fa parte di uno dei 14 progetti bandiera promossi dal ministro Franceschini e finanziati con i fondi europei 2021-2027, per un totale di 121 milioni di euro.

Un Progetto Sostenibile e Innovativo Il design del Centro, che si ispira alla forma di una stella marina, è un esempio di architettura sostenibile. Zaha Hadid Architects ha concepito l’edificio per adattarsi al clima e all’ambiente locale, utilizzando materiali innovativi e soluzioni energetiche avanzate. La facciata, realizzata in pannelli di alluminio anodizzato, è progettata per proteggere l'edificio dalla forte luce solare e dai venti settentrionali dello Stretto di Messina, riducendo il consumo energetico. La struttura è anche pensata per minimizzare l'impatto ambientale, grazie alla ventilazione ibrida, alla gestione integrata dell’acqua e all’utilizzo di materiali riciclabili.

Funzionalità e Accessibilità Il Centro ospiterà gallerie espositive permanenti e temporanee, un acquario di 4500 metri quadrati, un auditorium, spazi congressuali, e aree educative pensate per la fruizione scolastica. L'intero complesso sarà integrato in un parco urbano costiero che offrirà viste mozzafiato sullo Stretto di Messina e sulla Sicilia, migliorando la qualità della vita dei residenti e dei visitatori. Saranno previsti anche spazi per il tempo libero, come un bookshop e un ristorante-caffetteria con vista sul porto, contribuendo a creare un centro dinamico e multifunzionale.

Con l’approccio innovativo e la forte attenzione alla sostenibilità, questo Centro non solo arricchirà l’offerta culturale di Reggio Calabria, ma fungerà da esempio di come l’architettura possa rispondere alle sfide ambientali, integrandosi armoniosamente con il paesaggio e la cultura locale.

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