1) Vieira da Silva: sessant’anni di arte alla Collezione Peggy Guggenheim: Dal 12 aprile al 15 settembre 2025, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia ospita Maria Helena Vieira da Silva. Anatomia di uno spazio, una retrospettiva dedicata all’artista portoghese, con oltre 70 opere che ripercorrono sei decenni di carriera. La mostra, curata da Flavia Frigeri, esplora il rapporto tra astrazione e figurazione, mettendo in luce il suo interesse per gli spazi architettonici e il paesaggio urbano.
Le opere provengono da importanti musei internazionali, tra cui il Centre Pompidou e la Tate Modern, oltre che da collezioni private. Il percorso espositivo analizza le influenze del Cubismo e del Futurismo, il periodo dell’esilio in Brasile e il legame con Peggy Guggenheim, che incluse Vieira da Silva nella storica mostra Exhibition by 31 Women del 1943.
Tra i temi centrali, il rapporto con il marito Árpád Szenès, lo studio come spazio di riflessione, la rappresentazione di danzatori e giocatori di scacchi, fino alle opere sulla guerra e alle celebri Composizioni bianche. Dopo Venezia, la mostra si sposterà al Museo Guggenheim di Bilbao. Un catalogo edito da Marsilio Arte accompagnerà l’esposizione.
2) Il mercato dell'arte, attraverso le aste, agisce come una "mano invisibile" che aiuta a determinare il giusto valore delle opere, spesso senza che i possessori ne siano consapevoli. Ad esempio, un uomo ha venduto inconsapevolmente un’opera, successivamente valutata per 100 milioni di euro grazie all'intervento degli esperti del mercato. La rarità e lo stato di conservazione sono due fattori cruciali per determinare il valore di un’opera. Il mercato italiano, per esempio, offre opportunità irripetibili per collezionisti, come dimostra la vendita di un dipinto di Dosso Dossi a un prezzo superiore alla stima.
Altri collezionisti prediligono opere "in patina", preferendo acquistare pezzi che conservano la loro storia e il passare del tempo. Inoltre, le aste talvolta sorprendono con scoperte inaspettate, come un piccolo disegno di Albrecht Altdorfer, che inizialmente era stato sottovalutato, ma che è stato venduto a una cifra incredibile, evidenziando ancora una volta l'intervento della "mano invisibile" del mercato.
3) L'Asian Art Week di Christie’s New York si terrà dal 12 al 27 marzo 2025, con sei aste, di cui tre dal vivo e tre online.
I lotti spaziano da ceramiche e mobili cinesi a dipinti e sculture giapponesi e coreane, con opere provenienti da collezioni prestigiose.
18 marzo: L'asta di arte giapponese e coreana include un vaso Moon Jar della dinastia Joseon (stima 1,8-2,5 milioni di dollari) e una xilografia di Hokusai, "La Grande Onda" (stima 400-600mila dollari), tra le più celebri del suo genere. Inoltre, vi saranno ceramiche celadon e una scultura del Buddha Dainichi Nyorai.
19 marzo: Si passa all'arte moderna e contemporanea dell'Asia meridionale, con opere di artisti come Maqbool Fida Husain e Sayed Haider Raza (stima fino a 3,5 milioni di dollari per un dipinto di Husain del 1954). Si includono anche lavori di Akbar Padamsee e altri membri del Progressive Artists' Group.
20-21 marzo: Le aste di mobili cinesi propongono mobili huanghuali del XVII secolo, con una poltrona "cappello da funzionario" e un paravento pieghevole (stima fino a 1,2 milioni di dollari). Ci saranno anche ceramiche Ming e Qing, sculture in giada e vasi rituali in bronzo.
In parallelo, le aste online includono opere moderne e contemporanee dell'Asia meridionale (12-25 marzo), arte indiana, himalayana e del sud-est asiatico (12-26 marzo), e arti dell'Asia con ceramiche, sculture, dipinti e calligrafia, tra cui una rara calligrafia del monaco cinese Xutang Zhiyu.
4) Il processo per il furto del wc d'oro di Maurizio Cattelan, intitolato "America" (2016), è iniziato a Oxford, con tre uomini accusati del crimine.
Nel 2019, il gabinetto in oro 18 carati fu rubato da Blenheim Palace in soli cinque minuti, dopo essere stato accuratamente pianificato. Gli accusati sono Michael Jones, Fred Doe, e Bora Guccuk, con un quarto uomo, James Sheen, già dichiarato colpevole.
L’opera, che era stata esposta al Guggenheim di New York e poi a Blenheim, era un gabinetto funzionante, assicurato per 4,8 milioni di sterline. Secondo l’accusa, gli uomini hanno diviso l’opera in piccole quantità d'oro, e uno di loro aveva addirittura visitato il palazzo prima del furto. Nonostante il valore e la notorietà dell'opera, "America" non è mai stata recuperata.
5) Fino al 27 luglio 2025, Palazzo Franchetti a Venezia ospita due mostre dedicate a Mattia Moreni e Graham Sutherland, organizzate dalla Fondazione Calarota.
La mostra su Mattia Moreni, intitolata "Gli oggetti le cose pensano in silenzio", presenta oltre 30 opere, inclusi alcuni dei suoi lavori più significativi, come "A tutti i maldestri del mondo: Amitié" (1960). La mostra traccia l'evoluzione dell'artista dal Gruppo degli Otto fino alla riflessione sulla tecnologia negli anni Ottanta, evidenziando la sua intuizione sui cambiamenti sociali.
La seconda mostra, "Bittersweet", celebra Graham Sutherland e il suo stile unico che mescola espressionismo, cubismo, surrealismo e astrazione. Il percorso espositivo esplora la sua figurazione destrutturata e la tensione tra opposti, con particolare focus sul suo lavoro maturo degli anni Settanta e il ciclo di incisioni "Il Bestiario", realizzato per i testi di Apollinaire.
6) Il 5 marzo 2025, Christie’s presenterà un'opera iconica di René Magritte, "La reconnaissance infinie" (1933), nell'asta "The Art of the Surreal" a Londra.
Con una stima tra 6-9 milioni di sterline, il dipinto esplora il mistero e l'ignoto, temi cari all'artista surrealista. L'opera, ispirata dall'amico Paul Colinet, presenta una figura che guarda lontano da noi, suscitando interrogativi sul suo sguardo e sul significato del "riconoscimento". La scena simbolizza la riflessione dell'uomo sul proprio posto nell'universo, un concetto tipico della poetica surrealista. Il dipinto ha una ricca storia collezionistica, passando attraverso diverse mani, tra cui il drammaturgo belga Claude Spaak, ed è stato esposto in importanti mostre internazionali.
7) La galleria Trinity Fine Art di Londra presenterà al Tefaf di Maastricht un capolavoro di Tiziano, la "Madonna con Bambino e Santa Maria Maddalena", dipinto tra il 1555 e il 1560. Questa opera, mostrata al pubblico per la prima volta dopo secoli, è stata nascosta in collezioni private, tra cui quella della famiglia Sebright nel XVIII secolo e successivamente venduta da Christie’s nel 1937. Recenti analisi radiografiche hanno rivelato modifiche apportate da Tiziano durante la realizzazione, come il cambio di una figura maschile originaria con la Santa Maria Maddalena. Il dipinto si distingue per la sua importanza storica e per le affascinanti modifiche durante il processo creativo dell'artista.
8) La 20ª edizione di Fotografia Europea si terrà a Reggio Emilia dal 24 al 27 aprile 2025, celebrando due decenni di festival con il tema "Avere vent'anni".
Il festival, riconosciuto tra i principali eventi europei dedicati alla fotografia, esplorerà il mondo visto dalla generazione Z, raccontando storie di giovani impegnati in lotta contro la guerra, le tradizioni e le proprie incertezze. Saranno presentate dieci mostre tra collettive e personali, con l’obiettivo di esplorare la forza, la resistenza e le idee dei ventenni di oggi. Il festival, che coinvolge vari spazi della città, è anche un importante motore culturale ed economico per la regione.
9) La mostra "Renato Paresce e Les italiens de Paris" esplorerà il contributo di artisti italiani a Parigi nei primi decenni del Novecento.
Dopo l'esposizione a Monte Vidon Corrado, la mostra si sposterà a Palazzo Bisaccioni di Jesi dal 16 maggio al 14 settembre 2025. Paresce, artista cosmopolita e innovativo, è noto per la sua pittura influenzata dal dibattito tra arte nazionale e internazionale. La mostra presenta circa 30 sue opere provenienti dalla collezione Marcelletti, tra cui dipinti impressionisti, ritratti e lavori metafisici. Saranno esposti anche lavori di altri membri del gruppo "Les Italiens de Paris", come De Chirico, De Pisis, Severini e Tozzi. Il percorso evidenzia l'evoluzione di Paresce, dalle prime opere impressioniste ai dipinti più astratti e metafisici degli anni '30.
10) Dopo anni di rinvii, il Grand Egyptian Museum (GEM) del Cairo verrà ufficialmente inaugurato il 3 luglio 2025, secondo quanto annunciato dal governo egiziano. La struttura, considerata il museo egizio più grande al mondo, è parzialmente aperta dal 16 ottobre 2024, con 12 sale tematiche già accessibili al pubblico.
L’idea di sdoppiare il Museo Egizio del Cairo risale a circa un secolo fa, ma il progetto concreto nacque negli anni ‘90 grazie a un’iniziativa italiana. Il concorso per la progettazione fu poi vinto nel 2003 dallo studio irlandese Heneghan Peng Architects.
Il trasferimento della celebre Maschera di Tutankhamon resta incerto, ma l’inaugurazione prevede eventi prolungati, alimentando le aspettative. La costruzione del GEM, costata oltre 800 milioni di dollari, è stata accompagnata da sfide logistiche, tra cui l’elevato consumo energetico della struttura.
Oltre a essere un’attrazione per milioni di visitatori, il museo rappresenta la realizzazione di un progetto nato trent’anni fa e un momento storico per l’archeologia egizia.
11) Schifano e Malabarba: pittura e poesia in mostra da Bkv Fine Art
Dal 28 febbraio al 17 aprile 2025, la galleria milanese Bkv Fine Art ospita la mostra Mario Schifano – Gianni Malabarba. Pittura e poesia, curata da Marco Meneguzzo. L’esposizione presenta 73 opere inedite rimaste nella famiglia del poeta e collezionista Gianni Malabarba, che fu amico e sostenitore di Schifano.
Il percorso espositivo include tre tele emulsionate ispirate a poesie di Malabarba, numerosi dattiloscritti originali e oltre 60 opere su carta, che ripercorrono l’intera produzione dell’artista, dai Futurismi rivisitati ai Paesaggi. Completano la mostra sei stampe fotografiche di autoritratti allegorici. Il catalogo, in edizione limitata, è curato da Meneguzzo, autore del Catalogo Ragionato delle opere di Schifano (1960-1969), in uscita nel 2025
12) Pompei, svelata la “Casa del Tiaso” con affreschi dionisiaci
Nel Parco Archeologico di Pompei è stata scoperta un’eccezionale megalografia con scene dionisiache nella grande domus dell’insula 10 della Regio IX, ora denominata Casa del Tiaso. Il ciclo di affreschi, risalente al II Stile pompeiano (40-30 a.C.), si sviluppa in 17 pannelli con satiri e baccanti, e al centro raffigura una donna adornata di gioielli accanto a un sileno, simbolo di iniziazione ai riti misterici.
Il ritrovamento, paragonabile alla Villa dei Misteri, è accessibile al pubblico con visite al cantiere su prenotazione. Il ministro Giuli ha sottolineato l’importanza storica della scoperta e della sua fruizione immediata.

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