Le Notizie del 24 Febbraio

Pubblicato il 24 febbraio 2025 alle ore 15:52

1) Il mercato dei libri antichi e dei manoscritti rari è in forte crescita, con record d’asta nel 2024, soprattutto negli Stati Uniti. Sotheby’s ha venduto una Bibbia ebraica del XIV secolo per 6,96 milioni di dollari e una Dichiarazione d’Indipendenza del 1776 per 2,4 milioni, mentre Christie’s ha battuto un manifesto di protesta contro lo Stamp Act per 4,5 milioni e una lettera di Einstein a Roosevelt per 3,92 milioni.

L’interesse si estende anche all'Italia: Il Ponte ha chiuso il 2024 con 1,6 milioni di fatturato, con il Codice Santini venduto al Ministero della Cultura per 330mila euro. L'asta del 25-26 febbraio include opere rare come le Fables Choisies di La Fontaine (7-10mila euro) e testi di viaggi ed esplorazioni. Anche Gonnelli, con un’asta a Firenze dall’11 al 13 marzo, offre manoscritti, incunaboli e prime edizioni scientifiche, tra cui un Theatrum Orbis Terrarum di Ortelius (8mila euro) e un raro De vero telescopii inventore di Borel (15mila euro).

 

2) La mostra "Paolo Scheggi. L’Apocalisse, la morte, il sacro", al Museo Diocesano di Brescia dal 27 febbraio al 18 maggio, svela un lato inedito dell’artista, noto per la sua pittura oggetto e vicino all’avanguardia spazialista. L’esposizione presenta cinque grandi disegni legati alla performance sull’Apocalisse che Scheggi progettò nel 1970 per la Biennale di Venezia, mai realizzata ma ripresa nei suoi funerali.

L’interesse per il sacro ha radici nella sua infanzia, influenzata dalla Confraternita della Misericordia di Settignano. Il percorso espositivo include anche 6profetiper6geometrie (1971), opera postuma presentata alla Biennale del 1972, e fotografie di Ugo Mulas e Ada Ardessi che documentano la sua Marcia funebre della Geometria (1969). Chiude la mostra un’Intersuperficie curva bianca (1965), simbolo del suo stile.

 

3) La mostra "Ho Tzu Nyen: Time & the Tiger", in corso al Mudam di Lussemburgo fino al 24 agosto, è la prima grande retrospettiva dedicata all’artista e regista singaporiano. Dopo le tappe a Singapore, Seul e New York, l’esposizione esplora la sua ricerca sulla tensione tra passato e presente attraverso installazioni multimediali che fondono video, realtà virtuale e riferimenti culturali globali.

Tra le opere esposte spiccano The Cloud of Unknowing (2011), presentata alla Biennale di Venezia, che indaga conoscenza e spiritualità; T for Time (2023), un video generato algoritmicamente sul concetto di tempo; Hotel Aporia (2019), ambientato in un ryokan giapponese e ispirato al cinema di Ozu; e One or Several Tigers (2017), che riflette su colonialismo e trasformazione culturale nel Sud-est asiatico.

 

4) L'Evening Sale di Phillips a Londra del 6 marzo presenta 31 lotti di arte moderna e contemporanea, con sei opere stimate sopra il milione di sterline.

Tra i top lot:

  • "Canada II" (1975) di Joan Mitchell, trittico di 3 metri con una stima di 3-5 milioni di sterline, espressione della sua pittura astratta evocativa.
  • "Pattya" (1984) di Jean-Michel Basquiat, acrilico e pastello ispirato al viaggio dell’artista in Thailandia, valutato 2-3 milioni di sterline.
  • "Tête d’homme et nu assis" (1964) di Picasso, opera sulla relazione tra artista e modella, stimata 1,5-2 milioni di sterline.
  • "Concetto spaziale, Attese" (1958-60) di Lucio Fontana, rara tela sagomata con due tagli, stimata 1-2 milioni di sterline.

In asta anche opere di Christopher Wool e Le Corbusier, confermando un'offerta di grande valore per collezionisti e investitori.

 

5 )Hélène Guenin assumerà la direzione della Fondation Yves Klein a Parigi dall'inizio della primavera, lasciando il suo incarico al Mamac di Nizza, attualmente in ristrutturazione fino al 2028.

La Fondation Yves Klein si occupa della valorizzazione dell’opera dell’artista e sostiene progetti culturali e di ricerca. L’arrivo di Guenin mira ad ampliare gli orizzonti della Fondazione, creando nuove narrazioni sull’arte del XX secolo e favorendo l’accessibilità all’arte.

Con una solida esperienza museale, Guenin ha lavorato al Casino Luxembourg e al Centre Pompidou-Metz, prima di dirigere il Mamac dal 2016. Ha spesso valorizzato Yves Klein nelle sue mostre, tra cui la recente "Il potere sconvolgente del colore" al Museo Matisse di Nizza, visitabile fino al 14 aprile 2025.

 

6)Il mercato dell’arte in Italia tra stabilità e nuove tendenze

Secondo Marina Mojana, presidente di Eikonos Arte, in tempi di instabilità economica il mercato dell’arte italiana ha subito un rallentamento più contenuto rispetto a quello globale. Le opere di grande qualità continuano a vendere bene, mentre quelle di fascia media sono in difficoltà.

Tendenze del 2024 e previsioni per il 2025

  • Riscoperta dell’arte di inizio ’900: artisti come Filippo de Pisis e gli esponenti dell’Informale (Afro, Gianni Dova, Roberto Crippa) stanno guadagnando attenzione.
  • Crescente interesse per l’Ottocento italiano: oltre ai noti Boldini, Zandomeneghi e De Nittis, il Simbolismo e il Divisionismo (Pellizza da Volpedo) stanno tornando sotto i riflettori.
  • Ritorno dell’antiquariato: opere d’arte e arredi antichi sono visti come un “bene rifugio”, con particolare interesse per mobili rococò di piccole dimensioni.
  • Gli Old Masters e l’arte classica potrebbero rafforzarsi nel 2025 come investimenti sicuri.

Il ruolo delle nuove generazioni

  • I collezionisti under 40 preferiscono arte moderna e contemporanea, sperimentando con fotografia, manifesti e fumetti.
  • Cresce l’interesse per artisti contemporanei legati a temi ambientali, sociali e di genere, come Luana Perilli e i vincitori del premio Ecosystems.
  • Un’altra fetta di collezionisti cerca ancora artisti con un approccio più tradizionale alla pittura e alla scultura.

Fattori critici e nuove strategie

  • Vendite online restano fondamentali, specialmente per raggiungere acquirenti internazionali (60% della clientela delle case d’asta italiane).
  • Il mercato dell’arte in Estremo Oriente considera l’arte uno status symbol, influenzando l’offerta delle case d’asta italiane.
  • Un punto debole del sistema italiano è la discrezionalità della notifica della Soprintendenza, che rende meno prevedibili le vendite all’asta.

Nel complesso, il mercato dell’arte italiano si conferma dinamico e adattabile, con una domanda crescente per artisti storici riscoperti e nuove espressioni contemporanee.

 

7) Palazzo Reale celebra l’Art Déco: un viaggio tra lusso e modernità

A Milano, dal 27 febbraio al 29 giugno 2025, Palazzo Reale ospita la mostra Art Déco. Il trionfo della modernità, curata da Valerio Terraroli. L’esposizione, organizzata con 24 Ore Cultura, si concentra sugli anni 1920-1930 e sul rapporto tra Francia e Italia, approfondendo l’evoluzione di un gusto che ha segnato un’epoca.

Il 28 aprile 1925 venne inaugurata a Parigi l’Exposition internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes, evento che consacrò l’Art Déco come fenomeno internazionale. Questo stile si impose come espressione di ottimismo e lusso, ma rifletteva anche le tensioni di un’Europa segnata dalla Grande Guerra e prossima ai regimi totalitari.

La mostra si sviluppa attraverso sezioni tematiche e monografiche:

  • Antefatti (1919-1923): Opere di Mario Cavaglieri, Anselmo Bucci, Adolfo Wildt, Galileo Chini, Ivan Meštrović, Libero Andreotti, che anticipano il cambiamento estetico.
  • 1925, anno chiave: Un salone è dedicato alle creazioni presentate all’Expo di Parigi e alla Biennale di Monza, tra cui le celebri ceramiche di Gio Ponti per Richard Ginori, gli argenti di Renato Brozzi, i vetri di Vittorio Zecchin e i lavori di importanti artisti francesi.
  • Temi e icone dell’Art Déco:
    • Il mito della natura selvaggia ed esotica, con un mosaico di Paul Jouve raffigurante una lotta tra una pantera e un pitone.
    • Il colonialismo e il fascino per l’Africa, oggi visti con sguardo critico.
    • L’esotismo domestico, con il Corteo orientale di Francesco Nonni (premiato a Parigi nel 1925).
    • La figura femminile reinterpretata attraverso l’antichità, con opere di Gio Ponti.
    • Una Wunderkammer dedicata all’orafo Alfredo Ravasco.
    • Il celebre centrotavola di Gio Ponti per le ambasciate italiane (1927).

L’esposizione si conclude con i primi segnali del declino dell’Art Déco, come le ceramiche monumentali di Angelo Biancini e i vasi rossi di Ponti, Biancini e Andlovitz (1931-1935), testimoni della politica autarchica che limitava l’uso di colori importati.

 

8) Frieze Los Angeles 2025 ha segnato una forte ripresa del mercato dell'arte, con vendite milionarie e un grande coinvolgimento dei collezionisti, soprattutto locali, nonostante le recenti difficoltà causate dagli incendi in California. La settimana dell'arte ha visto un ottimo debutto di Felix Art Fair, con numerosi sold out per artisti emergenti e prezzi accessibili.

Frieze LA ha confermato il suo successo con affluenza elevata e vendite significative: Gladstone Gallery ha venduto opere di Keith Haring fino a 2 milioni di dollari, mentre David Zwirner ha piazzato un dipinto di Elizabeth Peyton per 2,8 milioni. Ottimi risultati anche per White Cube, Xavier Hufkens e Almine Rech, con vendite per Tracey Emin, Lisa Yuskavage e Tomokazu Matsuyama.

Le gallerie hanno proposto presentazioni curate di livello museale, come Hauser & Wirth con Ambera Wellmann e Marian Goodman con Delcy Morelos. Gagosian ha presentato “Nomadic Folly” di Chris Burden come spazio di riflessione.

Frieze ha anche sostenuto la comunità artistica locale con iniziative come il fondo da 75mila dollari per artisti di Los Angeles. Parallelamente, la nuova fiera Post-Fair ha offerto una piattaforma più sperimentale per talenti emergenti.

L’evento ha mostrato la resilienza del mercato artistico americano, dando segnali di ripresa dopo un anno di incertezza.

 

9) Il romanzo Non dico addio di Han Kang, Premio Nobel per la Letteratura 2024, intreccia amore estremo, memoria storica e arte contemporanea. Ambientato tra Seoul e l’isola di Jeju, il libro segue la scrittrice Gyengong-ha e la documentarista In-Seon, legate da un’ossessione artistica: un’installazione di 99 tronchi neri, simbolo delle vittime di antichi massacri coreani. Mentre la prima abbandona il progetto, l’altra lo realizza, trasformando l’idea in un’opera che evoca l’incubo della perdita e della solitudine. Tra sogno e realtà, il romanzo riflette sulla memoria collettiva, il dolore e l’arte come strumento di elaborazione storica.

 

10) Lo Stendardo di Guido Reni, danneggiato da una visitatrice nel 2022 durante una mostra alla Galleria Borghese, sarà sottoposto a un restauro completo grazie al supporto dello Studio Legale Carbonetti e Associati. L'opera, raffigurante san Francesco che riceve le stimmate e i membri della Confraternita, presenta numerosi danni, tra cui lacerazioni che superano i due metri. Il restauro, guidato da Antonio Iaccarino Idelson e Daniela di Benedetto, utilizzerà innovative tecniche di tensionamento elastico per preservare la tela senza danneggiarla ulteriormente. Una volta restaurato, lo stendardo sarà esposto con visibilità fronte-retro, appeso al soffitto con cavi sottili e un telaio morbido, per assecondarne i movimenti naturali.

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