1)Apre il 22 marzo a Rotterdam il museo Portlantis, nuovo spazio espositivo e centro visitatori del porto, che sostituisce l'hub temporaneo FutureLand. Progettato da Mvrdv Architects e allestito da Kossmanndejong, l'edificio si distingue per cinque spazi espositivi impilati e ruotati, ciascuno con grandi finestre panoramiche orientate verso viste spettacolari su costa, porto e Mare del Nord.
L'esposizione permanente esplora la complessità del porto, dai temi economici a quelli sociali e ambientali, con un focus su transizione energetica e digitalizzazione. Un atrio centrale ospita una scultura cinetica su un grande modello del porto, mentre scale esterne rosse offrono panorami gratuiti.
Portlantis integra l'Eic Mainport Rotterdam, centro educativo per scuole, e adotta soluzioni sostenibili come consumo energetico zero (grazie a 266 pannelli solari e un mulino a vento), materiali riciclati e fondazioni ecologiche.
2)Al Belvedere Inferiore di Vienna si tiene dal 20 febbraio al 7 settembre 2025 la mostra «Gustav Klimt. Pigmento & pixel. Riscoprire l’arte con la tecnologia», che esplora la tecnica pittorica e i materiali utilizzati dal maestro secessionista, rivelando differenze tra schizzi e dipinti finali e dettagli sull'uso dell'oro a 23,5 carati e del platino.
La mostra include anche una versione ricolorata con l’Intelligenza Artificiale, in collaborazione con Google Arts & Culture, di tre dipinti monumentali andati perduti durante la Seconda guerra mondiale: Filosofia, Medicina e Giurisprudenza, originariamente commissionati a Klimt dall'Università di Vienna e rifiutati per il loro contenuto controverso. Tra le ricostruzioni, spicca una riproduzione colorata di Medicina (12x8 m) esposta sulla facciata della Facoltà di Medicina a Vienna.
3) Dal 25 marzo al 27 luglio 2025, il Musée d’Orsay di Parigi ospita la prima retrospettiva fuori dalla Scandinavia di Christian Krohg (1852-1925), pittore norvegese noto per il suo naturalismo e l'impegno politico-sociale. La mostra evidenzia la modernità del suo stile, caratterizzato da composizioni sbilanciate, inquadrature audaci e posture dinamiche per trasmettere immediatezza.
Krohg ritrasse con empatia le condizioni di vita del popolo scandinavo, affrontando temi come lavoro, povertà e ingiustizie femminili, ispirandosi agli impressionisti e a Courbet e Manet. La sua opera più controversa, «Albertine», denuncia l'ipocrisia morale dell'epoca e affronta la censura. La mostra include anche scene di vita quotidiana a Skagen e ritratti della sua famiglia, dimostrando la sua profonda umanità e il desiderio di «lavorare per il progresso umano».
4)Dal 21 febbraio al 29 giugno 2025, Palazzo Roverella di Rovigo ospita la mostra «Hammershøi e i pittori del silenzio», la prima in Italia dedicata a Vilhelm Hammershøi (1864-1916) e unica in Europa nel 2025. Sono esposte trenta opere autografe dell'artista danese insieme a quaranta dipinti di autori meno noti per inserirlo nel contesto europeo e analizzare il suo rapporto con l’Italia, dove viaggiò ed espose alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma, ottenendo riconoscimenti ma cadendo poi nell'oblio.
La mostra, curata da Paolo Bolpagni e sostenuta dalla Fondazione Cariparo, esplora la poetica del silenzio e le tonalità vibranti e pacate di Hammershøi, note per gli interni borghesi, ritratti di spalle e paesaggi nordici. Sono proposti confronti tematici con artisti scandinavi, francesi, belgi, olandesi e italiani (come Oscar Ghiglia e Vittore Grubicy de Dragon), per evidenziare l’influenza di Vermeer e la sua interpretazione unica della solitudine e dei «paesaggi dell’anima».
Un approfondimento di Annette Rosenvold Hvidt esplora le particolari cromie di Hammershøi e le sue «figure di spalle», che coinvolgono emotivamente l'osservatore grazie all'immedesimazione nello sguardo del soggetto.

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