Articolo 1: Quale futuro per il mercato dell’arte italiano?
L'articolo esplora le discussioni emerse durante Artefiera Bologna 2025 riguardo alle prospettive del mercato dell'arte italiano dopo il mancato abbassamento dell'IVA al 22%, una scelta in contrasto con le decisioni di altri Paesi europei come Francia (5,5%) e Germania (7%). Il Decreto Legge n. 201 del 2024 non ha accolto le richieste del settore, determinando preoccupazioni per una possibile fuga di capitali verso altri mercati con regimi fiscali più vantaggiosi.
Si teme che la tassazione elevata scoraggi il collezionismo, specialmente per opere di valore modesto, favorendo l'acquisto oltreconfine. Gli operatori del settore auspicano una riforma fiscale per rendere il mercato italiano più competitivo. Durante il Flash Art Italia Award al Cinema Modernissimo di Bologna, la Galleria ZERO… ha proclamato un appello per promuovere il cambiamento e valorizzare il mercato nazionale, evitando che le gallerie italiane si trasferiscano all'estero. La fiducia nel territorio e l'importanza del mantenimento di un ecosistema artistico creativo rimangono punti saldi.
Articolo 2: Artefiera 2025 - Conferme e nuove prospettive
L'articolo analizza l'andamento della 51ª edizione di Artefiera Bologna, caratterizzata da vendite soddisfacenti soprattutto per gallerie con artisti consolidati e prezzi contenuti. C'è stato interesse anche per artisti emergenti, purché non eccessivamente trasgressivi. Tra le vendite più rilevanti figurano opere di Mario Dellavedova (18mila euro) e Giorgio Morandi (63mila euro ciascuno).
Nonostante la soddisfazione per l'evento, permane la preoccupazione delle gallerie italiane, riunite sotto l'associazione Italics, per la mancata riduzione dell'IVA. Questa situazione potrebbe penalizzare il mercato artistico nazionale, già in competizione con Paesi che hanno abbassato la tassazione. La manifestazione ha comunque registrato un buon afflusso di collezionisti italiani e internazionali.
L'organizzazione di Artefiera, sotto la direzione artistica di Simone Menegoi, è stata apprezzata per il consolidamento dell'evento. A chiudere la manifestazione è stata la prima edizione del Flash Art Italia Award, che ha premiato diverse realtà artistiche, tra cui il progetto Panorama Monferrato per il suo impatto positivo sul territorio.
Articolo 3: A New Delhi il "Yuga Yugeen Bharat National Museum" (Yybnm)
Il governo indiano, guidato dal primo ministro Narendra Modi, sta sviluppando a New Delhi il "Yuga Yugeen Bharat National Museum" (Yybnm), che sarà il più grande museo del mondo. Il progetto fa parte della riqualificazione del Central Vista e sostituirà l'attuale Museo Nazionale. Tuttavia, molti dettagli cruciali, come il budget e il destino della collezione attuale, rimangono sconosciuti.
Il nuovo museo sarà ospitato negli edifici storici del North Block e South Block, progettati in epoca coloniale britannica. Il governo, collaborando con il France Muséums Développement, sostiene che il progetto libererà l'India dall'eredità coloniale. La decisione è stata criticata come un'operazione politica, con accuse di riscrittura della storia secondo un'ideologia nazionalista indù.
Le preoccupazioni principali riguardano il futuro del Museo Nazionale, la conservazione dei suoi 20.000 manufatti insostituibili e il possibile svuotamento di altri musei indiani per rifornire il nuovo museo. La gestione dell'istituzione, attualmente affidata a Buddha Rashmi Mani, ex dirigente dell'Archaeological Survey of India, solleva dubbi per le sue connessioni con controversie storiche legate al nazionalismo indù.
Esperti culturali lamentano la carenza di competenze curatoriali e il rischio che il progetto serva più a promuovere un'agenda politica che a valorizzare la diversità culturale indiana. Sebbene vi siano potenzialità positive, resta il timore che il Yybnm diventi uno strumento di propaganda ideologica.

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