Le Notizie del 6 Febbraio

Pubblicato il 6 febbraio 2025 alle ore 17:37

Frank Wimberley: un omaggio astratto tra jazz e improvvisazione . La galleria newyorkese Berry Campbell ospita fino all'8 marzo la mostra "Frank Wimberley: Before More After Less", un'ampia retrospettiva dedicata all'artista afroamericano Frank Wimberley (New Jersey, 1926). La mostra celebra l'evoluzione creativa dell'artista, legato profondamente all'Espressionismo astratto e influenzato dal mondo del jazz, di cui era amico e appassionato — tra i suoi amici figurava anche Miles Davis.

Wimberley, noto per il suo approccio pittorico improntato all'improvvisazione, utilizza il pennello come uno strumento musicale, creando opere dalla trama spessa e caratterizzate da pennellate fluide e libere. Tra le opere in esposizione figurano tele, sculture e collage risalenti al 1969 fino ai lavori più recenti. La sezione dedicata agli anni Novanta presenta interessanti sperimentazioni su superfici di tela arricchite con sabbia e materiali eterogenei, evocando una qualità poetica e morbida.

Con un chiaro tributo al maestro Willem de Kooning, l'artista lascia che siano i tratti iniziali e le dinamiche cromatiche a determinare la composizione finale. Negli ultimi anni, Wimberley ha ricevuto importanti riconoscimenti con esposizioni al Metropolitan Museum of Art, allo Studio Museum di Harlem, alla Smithsonian Institution of American Art, e una personale nel 2021 presso l'Arts Center at Duck Creek di East Hampton, New York.

Il catalogo della mostra, composto da 68 pagine, include una biografia a cura di Lisa N. Peters, PhD, e un testo originale scritto dall'artista per una collettiva del 1979 alla Guild Hall di East Hampton.


Christie’s ritira un’opera di El Greco dopo l'intervento del governo rumeno. L’asta degli Old Masters organizzata da Christie’s a New York il 5 febbraio ha subito un colpo di scena con il ritiro del lotto di punta: il "San Sebastiano" (1610-14) di El Greco, stimato tra i 7 e i 9 milioni di dollari. Il ritiro è avvenuto dopo l'intervento del governo rumeno, che ha bloccato la vendita e avviato una procedura legale per il recupero del dipinto.

Il primo ministro rumeno Marcel Ciolacu ha dichiarato che un team legale sta agendo presso il Tribunale di Parigi per rivendicare l'opera come parte del patrimonio nazionale. Secondo fonti governative, il dipinto fu acquistato dal re Carol I di Romania nel 1898 e lasciato in eredità all'istituzione della Corona. Nel 1947 passò al re Michele di Romania e rimase nel paese fino al 1976, quando venne venduto alla galleria Wildenstein & Co di New York.

Nel 2010, il dipinto è stato acquistato dal gruppo di consulenza artistica Giraud Pissarro Segalot, scioltosi l'anno successivo. Da allora è rimasto nelle mani di un collezionista privato, che aveva deciso di metterlo in vendita tramite Christie’s.

Christie’s ha commentato l'accaduto con una breve dichiarazione: «Abbiamo ricevuto una richiesta di informazioni sull’opera e, per eccesso di cautela, stiamo ritirando il lotto. Ci auguriamo di poter vendere quest’opera unica e spettacolare in una data successiva».

L'opera rimarrà custodita da Christie’s fino alla fine del mese, mentre il governo rumeno continua la sua azione legale. Il dipinto era inoltre garantito da un acquirente terzo, rendendo ancora più urgente una soluzione alla controversia.

Il ritiro del "San Sebastiano" ha influito negativamente sull'asta, che ha registrato un incasso di 19,5 milioni di dollari (22,4 milioni con diritti), al di sotto della stima minima di 22,2 milioni di dollari, con una percentuale di venduto del 25%.

Le opere autografe di El Greco sono rare sul mercato: il record attuale è di 9,1 milioni di sterline (13,9 milioni di dollari) per il "San Domenico in preghiera", venduto da Sotheby’s a Londra nel 2013.


Il Gonfalone dell'Aquila: Restituito alla Città dopo un Complesso Restauro. Il Gonfalone dell'Aquila, un monumentale dipinto a olio su seta rossa realizzato nel 1578-1579 da Giovan Paolo Cardone, è stato riconsegnato alla città dopo un lungo restauro presso l'Opificio delle Pietre Dure (OPD) di Firenze. L’opera, simbolo identitario del capoluogo abruzzese, raffigura una veduta prospettica della città sorretta dai quattro santi protettori, con un Cristo risorto in stile michelangiolesco accanto alla Vergine e a un angelo.

Un Restauro Complesso

Il restauro è stato necessario a seguito dei danni subiti durante il terremoto del 2009. L'intervento, condotto tra il 2013 e il 2015 da un team guidato da Oriana Sartiani e Susanna Conti, ha utilizzato tecniche innovative per consolidare i sollevamenti tessili e chiudere le lacune visive senza compromettere il delicato tessuto di seta.

Per via delle sue dimensioni (460 cm x 323 cm) e fragilità, il Gonfalone non può essere esposto in verticale. Federica Zalabra, direttrice del Museo Nazionale d'Abruzzo (Munda), ha annunciato la possibilità di un’esposizione orizzontale nel bastione sud del Castello cinquecentesco, arricchita da narrazioni digitali e ologrammi.

Valore Storico e Identitario

L’opera, commissionata nel 1578 dalle Magistrature cittadine per la Basilica di San Bernardino, sostituì un precedente Gonfalone donato a San Pietro in Vaticano per il Giubileo del 1575. Cardone, allievo di Pompeo Cesura, ricevette per il lavoro un compenso che attestava la sua notorietà.

Il restauro, sostenuto dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI) e affidato all’OPD su iniziativa dell’ex direttrice del Munda Lucia Arbace, ha permesso di preservare un'opera fondamentale per l'identità culturale della città. Il Gonfalone rappresenta oggi non solo un capolavoro artistico, ma anche un simbolo di resilienza storica per la comunità aquilana.


Dal 6 febbraio al 16 marzo 2025, l'Alte Pinakothek di Monaco ospita la prima grande mostra dedicata a Rachel Ruysch, pittrice olandese tra le più raffinate del XVII e XVIII secolo. L’esposizione intitolata Rachel Ruysch: La natura in arte riunisce 57 dipinti, oltre un terzo delle opere sopravvissute dell'artista, prima di trasferirsi al Toledo Museum of Art e al Museum of Fine Arts di Boston.

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