Restauro del Murale Messicano di Guston, Kadish e Langsner a Morelia
Il murale monumentale intitolato «La lotta contro il terrorismo» o «La lotta contro la guerra e il fascismo», realizzato nel 1935 da Guston, Kadish e Langsner, è stato recentemente restaurato e sarà presentato il 31 gennaio presso il Museo Regional Michoacano Dr Nicolás León Calderón a Morelia. L'opera, di circa 1.024 metri quadrati, rappresenta un'importante testimonianza di denuncia contro i crimini del fascismo e della guerra, includendo immagini potenti come membri del Ku Klux Klan e scene di tortura. Il murale, nascosto dietro un muro finto per 40 anni, è stato riscoperto nel 1973 durante lavori di manutenzione.
Il progetto di restauro, finanziato dalla Guston Foundation e dall’Instituto Nacional de Antropología e Historia del Messico (INAH), ha avuto un costo stimato di circa 1,7 milioni di pesos. Musa Mayer, figlia di Philip Guston, ha espresso gratitudine per il lavoro di restauro, evidenziando la rilevanza attuale dell'opera. Richard Pitts, del consiglio della Reuben Kadish Art Foundation, ha sottolineato l'importanza del murale per la riscoperta del lavoro di Kadish. L’opera restaurata riflette la complessità della storia messicana e americana degli anni Trenta ed è oggi considerata un capolavoro dell'arte murale moderna.
Espansione del Parco Archeologico di Aquileia
Il Parco Archeologico di Aquileia annuncia un'importante espansione grazie a un finanziamento regionale di 2 milioni di euro che permetterà l'acquisizione di 18 ettari di territorio, quasi raddoppiando l'attuale area archeologica di 20 ettari. L'investimento si inserisce in un progetto complessivo da 3,5 milioni di euro per valorizzare il sito e rafforzare la sua importanza culturale e turistica.
Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione Aquileia, ha evidenziato l'importanza delle nuove acquisizioni, che custodiscono resti dell'antica città romana. Tra i progetti previsti vi sono il completamento del restauro del Foro romano, la riqualificazione dell'ex caserma dei Carabinieri e il restauro conservativo del compendio fabbrica Candia. Il Museo Archeologico Nazionale, diretto da Marta Novello, si arricchirà con una sezione navale a fine anno e con la riqualificazione delle Gallerie lapidarie nel 2026. Il 2025 prevede anche un ricco calendario di eventi culturali e collaborazioni europee.
Alice Neel e il Queer World alla Victoria Miro di Londra
La galleria Victoria Miro di Londra ospita la mostra «At home: Alice Neel in the Queer World» dal 30 gennaio all'8 marzo, celebrando il contributo della pittrice Alice Neel (1900-1984) nel rappresentare persone appartenenti alla comunità queer e altri individui marginalizzati. La mostra presenta ritratti di scrittori, artisti e attivisti queer, tra cui il poeta Allen Ginsberg, il poeta Frank O’Hara e l'icona performativa Annie Sprinkle.
Hilton Als, curatore della mostra, sottolinea come l'opera di Neel rifletta un impegno costante per esplorare e valorizzare ciò che è considerato «diverso». Oltre ai dipinti, sono esposti materiali d'archivio per contestualizzare storicamente i soggetti ritratti. La mostra è accompagnata da un catalogo curato da David Zwirner Books, con contributi di critici e studiosi dell'artista.
1-54 Marrakech: Protagonismo per le Gallerie Marocchine
La sesta edizione della fiera d'arte contemporanea 1-54 si svolge a Marrakech dal 30 gennaio al 2 febbraio presso La Mamounia e DaDa, coinvolgendo 26 gallerie, di cui 9 marocchine. Tra le novità spicca la partecipazione della galleria Abla Ababou di Rabat e della tunisina Le Violon Bleu, che presenta una selezione di artisti moderni del Maghreb.
La direttrice della fiera, Touria El Glaoui, ha evidenziato il crescente interesse da parte delle istituzioni museali internazionali e dei collezionisti, con la partecipazione di delegazioni provenienti da musei come il Centre Pompidou di Parigi. L'evento continua a consolidarsi come punto di riferimento per l'arte contemporanea africana, attraendo gallerie e artisti da tutto il mondo, tra cui la giapponese Un, la kuwaitiana Hunna Art e l'italiana C+N Gallery CANEPANERI.
La Chiesa di San Francesco di Amatrice Risorgerà dalle sue Macerie
La Chiesa di San Francesco ad Amatrice, simbolo del devastante terremoto del 24 agosto 2016, sarà ricostruita grazie al progetto ArtBonus finanziato da Intesa Sanpaolo. L'annuncio è stato fatto durante una conferenza stampa al Ministero della Cultura, nella sede del Collegio Romano, alla presenza di Guido Castelli, commissario straordinario per il sisma del 2016, Stefano Barrese di Intesa Sanpaolo, il sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi, e Fabio Tagliaferri, presidente di Ales spa.
La chiesa gotico-romanica del XIII secolo, caratterizzata da affreschi quattrocenteschi e altari seicenteschi, attualmente è sostenuta da una gabbia di tubi per evitare ulteriori crolli. Tuttavia, alcune parti residue delle mura dovranno essere demolite.
Il finanziamento prevede erogazioni liberali da privati con un credito d'imposta del 65%. Il ministro della Cultura Alessandro Giuli, assente per motivi di salute, ha inviato un messaggio in cui ha sottolineato l'importanza della ricostruzione come simbolo della resilienza dell'Italia appenninica. Giuli ha evidenziato come il recupero di questa chiesa rappresenti la trasmissione della memoria storica e la tutela del patrimonio culturale italiano.
Il Murale di Guston in Messico Torna Visibile dopo 20 Anni di Restauri
Il murale "La lotta contro il terrorismo" di Philip Guston, Reuben Kadish e Jules Langsner è tornato visibile al Museo Regionale Michoacano Dr Nicolás León Calderón a Morelia, dopo un lungo restauro durato 20 anni. Completata nel 1935, l'opera era rimasta nascosta dietro un muro finto per 40 anni.
L'enorme murale, che copre 1.024 metri quadrati, rappresenta una potente denuncia contro guerra e fascismo. Guston, all'epoca noto con il cognome di nascita Goldstein, è considerato il principale ideatore degli elementi chiave dell'opera, tra cui raffigurazioni di membri del Ku Klux Klan. Kadish ottenne l'incarico per il murale grazie alla sua collaborazione con il famoso muralista messicano David Alfaro Siqueiros.
Il restauro ha restituito al pubblico un'opera fondamentale per la storia dell'arte murale, nata dalla collaborazione tra artisti ispirati dai movimenti rivoluzionari e dall'esperienza accanto ai "Los Tres Grandes" muralisti messicani, tra cui Diego Rivera e José Clemente Orozco.

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