Annina Nosei e la scoperta di Basquiat
Roberto Lambarelli dedica un libro alla gallerista italiana Annina Nosei, celebre per aver lanciato Jean-Michel Basquiat. Il volume ripercorre la scena artistica newyorkese degli anni ’80 tra biografia e saggio storico. Emergono curiosità come il Basquiat colto e distante dal mito maledetto, e un’analisi del mercato dell’arte dominato da yuppie e speculazione. Un periodo che ha rivoluzionato per sempre il sistema dell’arte.
La prima Biennale del Design di Rotterdam
Dal 21 febbraio al 2 marzo 2025 Rotterdam ospita la sua prima Biennale del Design, “What’s Real is Unfamiliar”. Ideata da Sarah Schulten-Citroen e Liv Vaisberg, celebra il design sperimentale affrontando temi globali come diversità e sostenibilità. Eventi in tutta la città, con protagonisti designer come Marga Weimans e Sabine Marcelis. La Biennale si distingue per un approccio “dal basso” grazie a una open call internazionale.
Investire nell’arte: il momento degli anni ’60
Il 2025 offre grandi opportunità di investimento nelle opere degli anni ’60. Prezzi ribassati rispetto ai record del passato: un’opera di Agostino Bonalumi, ad esempio, è stata venduta per 130mila euro nel 2024, contro i 425mila del 2015. Anche Dadamaino, Castellani e Scheggi si trovano a cifre accessibili. L’Arte Povera e artisti come Anselmo e Gilardi offrono occasioni interessanti, mentre il mercato di Sironi e de Pisis resta sottovalutato.
Arte italiana: tra crisi e opportunità
Il mercato italiano fatica a promuovere nuove generazioni di artisti, restando ancorato agli anni ’80. Pochi investimenti nelle avanguardie e protagonisti trascurati come Giulio Turcato e Achille Perilli. Necessarie aste tematiche per riscoprire artisti del Novecento e movimenti come la Nuova Scuola Romana.
Una nuova mostra ai Musei Capitolini
Ai Musei Capitolini è stata inaugurata la mostra «Agrippa Iulius Caesar, l’erede ripudiato» (28 novembre 2024 - 27 aprile 2025), dedicata ad Agrippa Postumo, nipote e figlio adottivo di Augusto, esiliato e ucciso per motivi dinastici. La mostra espone tre ritratti marmorei del giovane, con caratteristiche fisionomiche inconfondibili e dettagli stilistici che richiamano la famiglia giulio-claudia. Le opere, databili tra il 4 e il 7 d.C., documentano il breve periodo in cui Agrippa Postumo fu erede designato. L’allestimento illustra il contesto storico della sua ascesa e caduta, offrendo uno spaccato sulla complessità della successione augustea.

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