Il Museo del 900 si Espande: La Collezione Arriva al 1993

Pubblicato il 8 gennaio 2025 alle ore 12:24

Il Museo milanese amplia la sua collezione con l'entrata di opere prestigiose arrivando al 1993, l'anno in cui tutto cambiò.  Fino ad oggi si fermava a inizio anni ’80. 

Museo del 900 Milano foto da  Artsupp

Il Museo del Novecento si estende fino al 1993

Il Museo del Novecento di Milano amplia il proprio percorso, che ora arriva al 1993, superando il precedente limite dei primi anni ’80. Questa espansione anticipa l'apertura, prevista nel 2026, del Secondo Arengario, che sarà dedicato all’arte contemporanea e alle sperimentazioni internazionali. Il direttore Gianfranco Maraniello ha guidato un ripensamento delle collezioni e un rinnovamento architettonico per rendere il museo più dinamico e connesso alla città.

Nuovo allestimento e significato del 1993

La nuova sezione "Gesti e processi" esplora artisti come Piero Manzoni e Maurizio Cattelan, includendo opere significative come quella di Cattelan realizzata con le macerie del PAC dopo l’attentato del 1993. Questo anno segna uno spartiacque storico, con eventi come Mani Pulite, l’attentato al PAC e l’inizio dell’era Berlusconi, oltre alla globalizzazione e alla diffusione di internet, che cambiarono anche il panorama artistico.

Interventi architettonici

In collaborazione con l’architetto Italo Rota, scomparso di recente, sono stati abbattuti muri divisori, riaperti varchi e finestre per creare una promenade panoramica. Questo permette una continuità visiva tra le opere, come il disegno progettuale di Christo accostato al monumento reale in Piazza Duomo, visibile dalle finestre.

Donazioni e arricchimento delle collezioni

Dal 2010, il museo ha ricevuto importanti donazioni da artisti come Maurizio Cattelan, Liliana Moro, e Enrico Baj, oltre a opere fotografiche di Ugo Mulas. Questi arricchimenti rafforzano la sezione post-1968, un tempo debole, e ampliano la collezione permanente.

Il Secondo Arengario e la passerella

Il Secondo Arengario ospiterà mostre internazionali e progetti sperimentali grazie a fondi europei e alla donazione di Pina Antognini. Sarà collegato all’edificio principale tramite una passerella aerea, prevista nel progetto originario e confermata dalla Soprintendenza, nonostante le polemiche.

 

12/12/2024

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