Senza opere d’arte, come voluto dal nuovo direttore degli Uffizi Simone Verde, riapre il magnifico percorso panoramico sopraelevato, lungo 750 metri

Il direttore degli Uffizi, Simone Verde, nel Corridoio Vasariano foto da Il Giornale dell'Arte
Riapertura del Corridoio Vasariano a Firenze
Dopo otto anni di lavori e posticipazioni, il Corridoio Vasariano riaprirà il 20 dicembre 2024 sotto la direzione di Simone Verde, con un progetto che lo restituisce alla funzione originaria di percorso panoramico sopraelevato, lungo 750 metri e privo di opere d’arte. Il restauro, costato circa 11 milioni di euro, ha incluso l'adeguamento alle normative di sicurezza, il consolidamento antisismico e interventi di illuminazione, videosorveglianza e accessibilità per disabili.
Costruito da Giorgio Vasari nel 1565 su commissione di Cosimo I de’ Medici per collegare Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti, il Corridoio Vasariano sarà visitabile con biglietto unico di 43 euro e gruppi di massimo 25 persone. Il percorso parte dalla Cappellina Veneziana degli Uffizi e termina nei Giardini di Boboli, offrendo una fruizione integrata con l’intero complesso Uffizi-Pitti-Boboli.
Trasferimento della collezione degli autoritratti
Le opere, precedentemente esposte nel Corridoio, sono ora collocate in 12 sale apposite degli Uffizi, inaugurate nel 2023 grazie a una donazione della famiglia Pritzker. Questa scelta, motivata da ragioni conservative, ha permesso di preservare i 255 autoritratti esposti, parte di una collezione di circa 2.000 opere iniziata nel Seicento dal cardinale Leopoldo de’ Medici.
Conclusione
La riapertura del Corridoio rappresenta un momento cruciale per il complesso degli Uffizi, ricucendo la continuità storica e monumentale della cittadella medicea, valorizzata attraverso un percorso che unisce arte, architettura e storia.
Tommaso Masi 12/12/2024
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