Il 12 dicembre, Christie’s ha reso omaggio al leggendario gallerista Jean Fournier con l’asta Vivre la couleur: hommage à Jean Fournier, un evento che ha registrato un incredibile successo totalizzando 9,1 milioni di euro. L’intera collezione, composta da 35 opere d’arte, è stata venduta con il 100% dei lotti aggiudicati e il 66% che ha superato le stime massime. Un risultato che non solo sottolinea l’importanza di Fournier nel panorama artistico parigino, ma anche l’impatto duraturo del suo mecenatismo nel promuovere correnti innovative come l’espressionismo astratto e l’arte informale.

Champs di Joan Mitchell (1990), venduto per 2,1 milioni di euro . Foto presa da Artslife
Tra i protagonisti della serata spicca Champs (1990), un dittico di Joan Mitchell, aggiudicato per 2,1 milioni di euro, superando di gran lunga le aspettative. Altri due lavori della stessa artista, Senza titolo (1,8 milioni di euro) e un secondo Senza titolo (1,4 milioni di euro), hanno ulteriormente consolidato la sua posizione centrale nell’espressionismo astratto.
L’artista americano Sam Francis ha anch’esso brillato con opere come Figura blu (Blue IV), venduta per 831,6 mila euro, quasi il doppio della stima minima, e Sans titre (352,8 mila euro).
Simon Hantaï, le cui sperimentazioni furono sostenute da Fournier, ha attirato l’attenzione con Mm 25, aggiudicato per 390,6 mila euro. Risultati significativi anche per Josef Síma, con Paysage de Brie e Paysage aux tâches bleues, venduti entrambi a 138,6 mila euro, e per Claude Viallat, le cui opere hanno triplicato le stime massime, come dimostra un Senza titolo aggiudicato a 60,4 mila euro.
Quest'asta realizzata a pochi giorni dalla fine dell'anno ha celebrato Jean Fournier come figura chiave del mercato dell’arte del Novecento, ma ha anche fatto notare il fascino intramontabile delle opere dei grandi maestri da lui sostenuti, riconfermando il ruolo di Christie’s come leader indiscusso nelle aste di arte moderna e contemporanea.
Tommaso Masi 17/12/2024
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